Conquistata dai saraceni nell'875, fu solo grazie ai normanni che a partire dal 1060 Catania ottenne un nuovo splendore.
Nel 1239 Federico II di Svevia fece edificare il castello Ursino ai margini dell’abitato e in prossimità del mare, pensato come sistema difensivo della costa.
Nel 1669 un’ enorme colata lavica sommerse i quartieri occidentali sino a riversarsi in mare, mentre, nel 1693, un catastrofico terremoto ridusse la città ad un cumulo di rovine.
Una ricostruzione intelligente ridisegnò Catania con criteri “moderni”, con strade larghe e diritte: furono demoliti gli edifici rimasti per metà in piedi e si costruì su strati di macerie, elevando di qualche metro il livello della città e pervenendo a noi così come oggi la conosciamo.
Catania è una città dalle tante sfaccettature, capace di dare al visitatore forti emozioni per alcuni scorci del paesaggio urbano.
La crescita della città di Catania è legata, nel bene e nel male, al rapporto con l’ Etna: usufruendo della fertilità, soggiacendo alle colate, piegando la pietra lavica a materiale per costruire le case.
Assoggettata per tre secoli ai greci, nel 263 a.C. venne conquistata dai romani, il cui dominio imperiale accrebbe notevolmente la città, ed è testimoniato dagli edifici giunti fino ai nostri giorni: l’ anfiteatro in piazza Stesicoro, il teatro e l’ Odeon tra la parte occidentale di via Vittorio Emanuele e via Teatro Greco.
Catania è una delle città siciliane più belle e ricche di storia. Per questa ragione l'Unesco ha dichiarato il centro cittadino patrimonio mondiale dell'umanità. Catania sorge sulla costa orientale della Sicilia, ai piedi del vulcano Etna, ed è una vera e propria miniera di ricchezze artistiche, culturali e naturali, frutto di una storia antichissima, che risale al 729 a.C., anno di fondazione della città da parte dei Calcidiesi. Passeggiare per le strade e i parchi di Catania rappresenta un vero e proprio tuffo nei secoli, tra costruzioni romane e barocche, suggestivi vicoli e ampie piazze, angoli verdi e paesaggi costieri.
Chiamato dai siciliani Mungibeddu o 'a Muntagna, ad indicare il suo riconoscimento come "la Montagna" per eccellenza, l’Etna è il vulcano attivo più alto d’Europa.
Dichiarata 'Patrimonio dell'Unesco', l’area urbanizzata (che consta di centri di piccole e medie dimensioni) raggiunge i 1.000 metri, mentre le aree coltivate e boschive arrivano fino a 1.500 metri.
L’Etna presenta una grande varietà geologica e paesaggistica densa di boschi con specie endemiche, aree desertiche costituite da rocce vulcaniche che, durante l’inverno, si coprono di neve.
Piazza Carlo Alberto, situata nel centro storico di Catania tra la Villa Bellini, via Umberto e Corso Sicilia, fiancheggiata dalla pittoresca Chiesa della Madonna del Carmelo e dalla sotterranea Chiesa di San Gaetano alle grotte, è uno dei posti più affascinanti di Catania. La piazza è famosa perché tutti i giorni vi si svolge il mercato, popolarmente conosciuto come “Fera o’ Luni”. Diverse sono le ipotesi sul significato del suo nome: la più plausibile è quella secondo la quale il mercato in passato fosse attivo soltanto il lunedì, e da ciò avrebbe avuto origine il nome “Fera o’Luni” ossia “Fiera del lunedì”. Insieme alla “Pescheria” (tipico mercato del pesce in Piazza Duomo), la “Fera o’ Luni” è uno dei mercati più antichi e caratteristici della città.
Il borgo marinaro di Acitrezza, meta rinomata del turismo estivo, si sviluppa sulla costa ionica della Sicilia tra Catania ed Acireale ed è stato reso famoso dalla leggenda omerica dello scontro tra il ciclope Polifemo ed Ulisse, e successivamente da Giovanni Verga con il romanzo "I Malavoglia", capolavoro assoluto del verismo letterario. Tutta l’area oggi è Riserva Naturale e Riserva Marina: i “Faraglioni”, così come l'isola Lachea che fa da capofila, costituiscono una stupenda processione di isolotti e sono la testimonianza di una eruzione vulcanica sottomarina avvenuta in tempi preistorici.